CNRS – LEM, Université de Vienne, Université Laval et Université d’Amsterdam

Hermeticism, Mithraism and Neoplatonism

Description et organisation

Cinquième rencontre du nouveau Webinaire « Les platonismes de l’Antiquité tardive: interactions philosophiques et religieuses (Platonisms of Late Antiquity: Philosophical and Religious Interactions).

Rencontre animée par Christian Bull (Norwegian School of Theology) et Andreea-Maria Lemnaru-Carrez (Centre Léon Robin-CNRS).

Christian Bull (Norwegian School of Theology)
« The Hermetic Sciences in the Way of Hermes : Worldview
and Practices. »

Andreea-Maria Lemnaru-Carrez (Centre Léon Robin-CNRS)
« Mithra dans l’Antre des Nymphes de Porphyre. »

Le webinaire est organisé par Luciana G. Soares Santoprete, Anna van den Kerchove, George Karamanolis, Éric Crégheur et Dylan Burns.

La conférence aura lieu à 16h le mardi 10 mai. Elle se déroulera en ligne.

N’hésitez pas à transmettre cette invitation à toute personne susceptible d’être intéressée par cette conférence ou toute autre conférence future sur les platonismes de l’Antiquité tardive.

Contact

Pour le lien zoom SVP envoyez un message à sympa@services.cnrs.fr ; écrivez dans l’objet du message : subscribe lesplatonismes. Laissez le corps du message vide. Vous allez recevoir un courrier de confirmation en retour.

Lien

https://lem-umr8584.cnrs.fr/?Actualites-84&lang=fr

Perspectiva Filosófica

Número especial sobre Neoplatonismo – Fontes e Diálogos

Recife: Editora Universitária UFPE

Descrição

A Revista Perspectiva Filosófica, vinculada ao Programa de Pós- Graduação em Filosofia da UFPE, inicia auspiciosamente o ano de 2022 com o número especial Neoplatonismo – Fontes e Diálogos. Em comemora- ção aos setenta e cinco anos do Prof. Dr. Luc Brisson, renomado especialista nos estudos neoplatônicos e platônicos, diretor emérito de pesquisas no CNRS/França, nosso editor convidado, Prof. Dr. Cicero Cunha Bezerra (UFS), reuniu pesquisadores que têm se dedicado a esta corrente filosófica, cujo marco inicial se dá com a filosofia de Plotino (205-270 AEC).

(Texto dos editores)

Índice

Sumário

Editorial – v.49, n.1 (2022) – Número especial sobre Neoplatonismo – Fontes e Diálogos
Loraine Oliveira, Marcos Silva
Diálogos
Cicero Cunha Bezerra
UMA DEFINIÇÃO DE NATUREZA EM PLOTINO, SEGUNDO OS TRATADOS 27-29 (EN. IV. 3-5) E 30 (III. 8)
Luc Brisson, Trad. José Carlos Baracat Junior
ALGUNAS OBSERVACIONES SOBRE MITRA NEOPLATÓNICO
José María Zamora Calvo
CONTEMPLACIÓN Y PRODUCCIÓN DE LA NATURALEZA EN PLOTINO
Maria Isabel Santa Cruz
PLOTINO: LA METAMORFOSIS DE LA MIRADA
Pablo García Castillo
O MITO DE URANO, CRONOS E ZEUS COMO ARGUMENTO ANTIGNOSTICO EM PLOTINO
Luciana Gabriela Soares Santoprete
PLOTINO: PROVIDENCIA Y PARTICIPACIÓN EN EL COSMOS SENSIBLE. SU PROYECCIÓN EN LA HIPÓTESIS GAIA
Marcelo Andrés Poblete
A UNIMULTIPLICIDADE NA FILOSOFIA DE PLOTINO: UM CONVITE A ESTE TEMA
Tadeu Júnior de Lima Nascimento
NÚMERO, HARMONIA, BELEZA: DIÁLOGOS NEOPLATÔNICOS SOBRE TEORIA DA MÚSICA
João Eduardo Pinto Basto Lupi
OS SENTIDOS DA ESCRITURA EM ORÍGENES
Marcus Reis Pinheiro, Rodiny Santos Berçot Junior
SANTO AGOSTINHO FRENTE AO PARADOXO DA MATÉRIA NA COSMOLOGIA/ONTOLOGIA PLOTINIANA NA SOLUÇÃO DO PROBLEMA DO MAL
Marcos Roberto Nunes Costa
A REALIDADE DIVINA: SOBRE A POSSIBILIDADE DE PARTICIPAR DO IMPARTICIPADO EM PROCLO

Suelen Pereira da Cunha

METRIOPÁTHEIA KAÌ APÁTHEIA EN EL NEOPLATONISMO TARDÍO: OLIMPIODORO DE ALEJANDRÍA

José María Nieva

EL MAL SEGÚN ERIÚGENA

Oscar Federico Bauchwitz

A IMPORTÂNCIA DO CORPUS DIONISYACUM NA VIDA E NA OBRA DE ALBERTO MAGNO

Matteo Raschietti

EMANAÇÃO E CAUSA METAFÍSICA: TOMÁS DE AQUINO, LEITOR DE PLATÃO E DOS PLATONICI

Evaniel Brás dos Santos

O ANJO E O SERAFIM. NEOPLATONISMO NA LEGENDA MAIOR DE BOAVENTURA

Noeli Dutra Rossatto

DIRECTIO SPECULANTIS O PROBLEMA TRINITÁRIO EM NICOLAU DE CUSA

Federico Croci

CONCEPTO ABSOLUTO Y GRAMÁTICA ABSOLUTA: EL CUSANO ENTRE NEOPLATONISMO E IDEALISMO

Claudia D’Amico

CONHECIMENTO E CUIDADO DE SI EM FOUCAULT E NOS NEOPLATÔNICOS

Danillo Costa Lima

A BUSCA DE DEUS (DE QUAERENDO DEUM) – NICOLAU DE CUSA, 1445

William Davidans Sversutti, Pedro Calixto

Anexo
ENTREVISTA COM LUC BRISSON
Cicero Cunha Bezerra

A revista publica dossiers temáticos.

A revista acolhe propostas de resenhas de livros.

Editores

Loraine Oliveira e Marcos Silva

Link

https://periodicos.ufpe.br/revistas/perspectivafilosofica/issue/view/3315

The Cult of Mithras in Late Antiquity

Development, Decline and Demise ca. A.D. 270-430

David Walsh, Leiden: Brill, 2018

Description

In The Cult of Mithras in Late Antiquity David Walsh explores how the cult of Mithras developed across the 3rd and 4th centuries A.D. and why by the early 5th century the cult had completely disappeared. Contrary to the traditional narrative that the cult was violently persecuted out of existence by Christians, Walsh demonstrates that the cult’s decline was a far more gradual process that resulted from a variety of factors. He also challenges the popular image of the cult as a monolithic entity, highlighting how by the 4th century Mithras had come to mean different things to different people in different places.

(Text from the publisher)

Table of Contents

Introduction

The Development of the Cult of Mithras in Late Antiquity

The Decline of the Cult I: The Evidence

The Decline of the Cult II: Explaining the Decline

The Fate of Mithraea

Conclusion

Gazetteer of Mithraea Active in the 4th c. and Those That Exhibit Evidence of Christian Iconoclasm

Mithraea Constructed and Repaired ca. AD 201–400

Late Antique Archaeology

Link

https://brill.com/view/title/34488

MITHRA, IL DIO DEI MISTERI

Maarten J. Vermaseren, Torino: Ester Editore, 2018 

Descrizione

Le Edizioni Ester hanno pubblicato la traduzione italiana di un classico della letteratura storico-religiosa, il Mithra di Maarten Jozef Vermaseren, una grande opera di sintesi dedicata al più famoso dio indo-iranico, la cui fama misterica spopolò nel tardo ellenismo. Nell’esodo persiano seguito alla dissoluzione dell’impero achemenide a causa dell’impresa di Alessandro Magno, il culto dell’iranico Mithra, trapiantato in Asia Minore, assunse i lineamenti di una religione misterica, una religione di salvezza che prometteva un destino migliore nell’altra vita, dando all’uomo la speranza di poter ascendere, dopo la morte, attraverso le sfere celesti. Una devozione misterica, che tra il I ed il III sec. d.C. si diffuse capillarmente nell’impero romano. Quale propaggine occidentale di un arcaico culto indo-iranico, il mithraismo subì una trasformazione formale, smarrendo l’originaria fisionomia per assumere i modi e gli stili tipici dell’ellenismo. Il libro è arricchito da un lungo e prezioso saggio introduttivo del prof. Giancarlo Mantovani – che dello stesso Vermaseren fu discepolo – nel quale l’opera del maestro è aggiornata con approfondimenti riguardanti le origini e gli sviluppi del culto di Mithra. La fisionomia misterica del dio è infatti definita in relazione ai culti e dottrine che contribuirono alla sua diffusione (orfismo, ermetismo, gnosticismo, teurgia) da Oriente a Occidente.
Le origini del culto mithraico si ritrovano nei Veda induisti (Mitra) e nei testi dell’antica religione iranica, lo zoroastrismo (Mithra), in particolare nel decimo Yaštdell’Avesta cosiddetto recenziore (seconda metà del V sec. a.C.). Nella religiosità iranica Mithra è il dio dei contratti, e in quanto tale, si accerta che i contratti vengano rispettati, mappando il territorio e punendo chi non li rispetta. Tali caratteri sono affini a quelli del dio Varuṇa, col quale in India Mithra fa coppia (Mitravaruna). Questi tratti di Mithra appartengono alla tradizione vedica più antica. Di conseguenza Mithra, aggirandosi attorno alla terra per sorvegliare gli impegni contrattuali, si trasforma in un dio celeste e quindi in un dio solare. Inoltre, la missione di punire gli inadempienti lo muta in un dio giustiziere e guerriero; mentre la funzione condivisa con Varuṇa di apportatore di pioggia, lo trasforma in un dio creatore di vita, e quindi in un demiurgo. I tratti fondamentali che lo renderanno famoso come dio misterico. In Iran, nei rilievi sasanidi di Tāq-i Bustān (IV d.C.) Mithra è nimbato da un’aureola di raggi solari, col berretto frigio ricoperto di stelle, e i suoi piedi poggiano su di un fiore di loto, simbolo del Sole e della vita. E benché questo motivo iconografico sia caratteristico più dell’arte egizia e di quella indiana che di quella iranica, il suo significato legato al rinnovamento e alla cosmogonia sembra abbastanza chiaro. Il Mithra che conosciamo dai Misteri è un dio che sgozza un toro, la cosiddetta tauroctonia, un atto molto violento spiegabile secondo il mito vedico del sacrificio della vacca primordiale. Mitra lega la vacca per i piedi, poi, anche se riluttante, la uccide insieme agli altri dèi. La stessa riluttanza fa sì che nell’iconografia dei Misteri il dio distolga lo sguardo mentre il suo pugnale fende la gola del toro. Qualcosa di simile si poteva vedere nella rappresentazione del sacrificio di Ifigenia attribuita a Timante, dove Agamennone, per non assistere all’uccisione della figlia, di cui era cosciente, si copriva il capo. Il soma in India – l’haoma in Iran – è, insieme, il latte della vacca primordiale e il liquido seminale del toro primordiale, in quanto entrambi lo hanno assimilato mangiando la pianta. Così il sacrificio si conferma come un atto cosmogonico, tanto più che il toro è assimilabile alla Luna, astro fecondante. Nella parte finale del Bundahišn iranico (cap. 34 [Anklesaria, p. 226, 3-6]) assistiamo a un episodio simile, il sacrificio del toro Hatāyōš da parte del Sōšyans, il Nama Sebesio dei Misteri. L’haoma (> medio-persiano hōm) – il cui corrispondente indico è il soma, materia del sacrificio vedico – non è solo una pianta misteriosa dalle virtù palingenetiche, ma anche una divinità, uno yazata celeste al quale è dedicato l’omonimo Yašt. Nel tempo molti studiosi o semplici appassionati hanno identificato la mitica pianta con svariati tipi di piante psicoattive e non, tra cui l’Amanita muscaria e il Peganum harmala, oggetto di due famosi e discussi libri. L’haoma nel quadro cosmologico zoroastriano è il cibo escatologico preparato dall’ultimo «Redentore futuro», l’ultimo Saošyant- (> medio-persiano Sōšyans), la libagione perenne che fa risorgere i morti e rende immortali i viventi. Sempre da un’area di influenza iranica, l’Armenia, deriva un racconto epico su di un personaggio, anche linguisticamente, affine a Mithra, cioè Mher, un eroe gigantesco che, dopo aver combattuto tutti i nemici si trova a combattere anche contro il proprio padre. Maledetto dai genitori, si reca sulla loro tomba per implorare perdono e consiglio. Essi lo invitano a dirigersi verso una roccia nella pianura di Van. Lì giunto a cavallo, colpisce con la freccia un corvo, costringendolo a rivelargli l’entrata. La roccia si apre, e all’interno vi trova due fiaccole eternamente accese (i dadofori dei Misteri). Il racconto prosegue dicendo che l’eroe esce dalla grotta solo una volta l’anno, la notte dell’Ascensione, per cibarsi della manna che cade dal cielo, che nutrirà lui e il suo cavallo per l’intero anno. La missione di Mehr è quella di sorvegliare ininterrottamente la sfera del destino, roteante all’interno della grotta. Quando essa cesserà di girare, Mher uscirà dalla roccia per distruggere il mondo. Parecchi elementi – difficile da confutare – appartengono alla mitologia del Mithra dei Misteri. È credo diffuso che Mithra giunse a Roma assieme ai pirati cilici fatti prigionieri. Alcuni di essi, a quanto pare, diventarono coloni, integrandosi perfettamente col resto della popolazione romana e ciò dovette contribuire notevolmente alla diffusione del nuovo culto. D’altra parte la nuova religione non poteva essere accettata a Roma prima di subire nuove trasformazioni e integrazioni. Dal momento che Plutarco (Pompeo, 24) parla esplicitamente di teletai = «misteri» a proposito delle cerimonie mithriache dei pirati cilici, si può dedurre che il mithraismo arrivò a Roma già sotto questa forma. Ma non si può escludere che Plutarco reinterpreti e retrodati il mithraismo dei pirati. Esiste infine l’enigma dei legami tra il mithraismo e gli Oracoli caldaici, sorta di Bibbia magica dei neoplatonici di cui ha parlato il Muscolino nel citato libro sulla teurgia. Secondo Giorgio Gemisto Pletone, cui si deve l’unica testimonianza in questo senso, gli autori degli Oracoli avrebbero adottato Mithra collocandolo al posto del secondo intelletto. Giorgio Gemisto (1355 ca.-1452) cultore di Platone al punto di voler assumere il nome di Pletone, che ricorda quello dell’antico filosofo, è una figura ancora oggi persa nelle nebbie del mito; egli ascriveva agli Oracoli una grande autorità, attribuendone la composizione al profeta della più antica religione iranica, Zoroastro (Zarathuštra), e interpretandoli come fondamento di una filosofia e di una religione future, universali, che sostituiranno ogni altra fede nell’ecumene.

(Testo della casa editrice)

Link

https://www.atopon.it/mithra-il-dio-dei-misteri/

University of British Columbia

The Archaeology of Mithraism

Description and organization

To harness the possibilities of archaeological approaches to Mithraism, this colloquium will bring together scholars from across Europe and North America who have excavated or worked closely with the material remains from mithraea. Many of these sites remain un- or only partially published; the opportunity to share and discuss this material is thus doubly important for moving Mithraic studies forward. Alba Iulia, the site of a newly discovered mithraeum (and the first to be scientifically excavated in the province of Dacia), will host the gathering.

The key questions we will pose include:

  • What does the archaeology of each site reveal about the practice of Mithraic cult? What did worshippers actually do in (and around) mithraea? How often did they use such sanctuaries?
  • How consistent are the archaeologically attested rites practiced in mithraea through time and space? How do we explain observed similarities and differences?
  • What do these rites reveal about Mithraic communities’ engagements with one another, and about religious networks in the Roman world more broadly?

The conference will take place from October 26-28, 2017, at the Universitatea “1 Decembrie 1918” in Alba Iulia, Romania. October 26-27 will be two full days of conference papers and a poster session featuring the work of graduate students, followed by a day-long archaeological excursion on October 28. Sponsorship is provided by the Muzeul Naţional al Unirii (Alba Iulia), Universitatea “1 Decembrie 1918” (Alba Iulia), Babeş-Bolyai University (Cluj-Napoca), The Institute of Archaeology and the History of Art of the Romanian Academy (Cluj-Napoca Branch), and the University of British Columbia (Vancouver), with the generous financial support of Alba County.

Programme

25 October 2017

Arrival of participants – accommodation at Parc Hotel or Mariss Hotel

16.00 – 19.00 – guided tour of the Vauban fortress and the Museum

19.30 – welcome dinner      

26 October 2017

9.00 – 9.30 – Registration – Senate Hall (Apor Palace), 1 Decembrie 1918 University of Alba Iulia

9.30 – 10.00 – Official opening

Session 1 – chair Steven Hijmans

10.00 – 10.30 – Lucinda Dirven and Matthew M. McCarty – The mithraeum of Dura-Europos: glocalizing a Roman cult

10.30 – 11.00 – Michał Gawlikowski – The mitraeum in Hawarte in Syria

11.00 – 11.20 – Coffee break

11.20 – 11.50 – Artur Kaczor – Snake technique pottery in Mithraic cult

11.50 – 12.20 – Alexandra Ratzlaff – The Caesarea Mithraeum

12.20 – 12.50 – Andreas Hensen – Templa et spelaea Mithrae

13.00 – 15.00 Lunch break

Session 2 – chair Sorin Nemeti

15.00 – 15.30 – Jean Brodeur – Le mithraeum d’Angers (France)

15.30 – 16.00 – François Wiblé – Quelques particularités du mithraeum de Forum Claudii Vallensium / Martigny / Suisse

16.00 – 16.30 – Regula Ackermann, Sabine Deschler-Erb and Sarah Lo Russo – The Mithraeum at Kempraten (Rapperswil-Jona, Switzerland): the interdisciplinary analysis project and initial results

16.30 – 16.50 – Coffee break

16.50 – 17.20 – Marleen Martens – Reconstructing cult practices and events from the evidence of finds and features from the mithraeum of Tienen (Belgium)

17.20 – 17.50 – Martin Henig and Penny Coombe – The Inveresk Mithraic altars in context

17.50 – 18.20 – Nicole Iu – Funerary Rituals in the Cult of Mithras

18.20 – 18.50 – Discussions

19.30 – Dinner

27 October 2017  

Session 3 – chair Martin Henig

09.30 – 10.00 – Massimiliano David – The newly discovered Mithraeum of the Multi-Coloured Marbles at Ostia

10.00 – 10.30 – Anna Danilova – Mithraism in Ostia: the Spatial Perspective

10.30 – 11.00 – Alessandro Melega – The Ostian mithraea. New archaeological investigations about last Mithraism

11.00 – 11.20 – Coffee break

11.20 – 11.50 – Attilio Mastrocinque – Mithras in Tarquinia

11.50 – 12.20 – Francesco Sirano – The Mithraeum of ancient Capua as archaeological context

12.20 – 12.50 – Philippe Chapon – La découverte d’un mithræum à Mariana

13.00 – 15.00 Lunch break

Session 4 – chair Ian Haynes

15.00 – 15.30 – Nataša Kolar – Ptuj Mithraea in Archives

15.30 – 16.00 – Mojca Vomer Gojkovič – Mithraism in Slovenia and the mithraea of Poetovio

16.00 – 16.30 – Gabriel Sicoe – On the production and distribution of Dacian tauroctonies

16.30 – 16.50 – Coffee break

16.50 – 17.20 – Mariana Egri, Matthew M. McCarty and Aurel Rustoiu – Mithraeum III at Apulum (Alba Iulia, Romania)

17.20 – 17.50 – Andreea Drăgan – Life in a mithraeum. The pottery discovered during the investigation of the Mithraeum III at Apulum (Alba Iulia, Romania)

17.50 – 18.20 – Beatrice Ciută and Georgeta El Susi – Reconstructing ancient diet: the case of the Mithraeum III in Apulum (Alba Iulia, Romania)

18.20 – 18.50 – Concluding discussions

19.30 – Farewell dinner at a local winery

28 October 2017

9.00 – 18.00 – Field trip by bus to Roman city Ulpia Traiana Sarmizegetusa

19.00 – Dinner

29 October 2017

Departure of participants

Contact

Classical, Near Eastern, and Religious Studies

Vancouver Campus

BUCH C228

1866 Main Mall

Vancouver, BC Canada V6T 1Z1

Tel 604 822 5613

(Text by the organizers)

Link

mithraism.cnrs.ubc.ca